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Affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura: “Il compenso del professionista non può essere soggetto a ribasso”

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Novità per le pubbliche amministrazioni e quindi per i Responsabili Unici dei Progetti (RUP) che dovranno scegliere i professionisti a cui aggiudicare gli incarichi, non solo in caso di gara in base al criterio dell’offerta più vantaggiosa, ma anche in caso di affidamenti diretti (sotto la soglia dei €140.000).

Secondo lo studio pubblicato nei giorni scorsi dal Centro Studi, presieduto dal Segretario Nazionale del CNI, Giuseppe Margiotta, il compenso del professionista non può essere soggetto a ribasso e il criterio dell’offerta più vantaggiosa dovrà essere applicato sulla base dei soli criteri qualitativi e a prezzo fisso. Pertanto, è possibile solo il ribasso della componente del corrispettivo relativa alla voce “spese”, a patto però che questo non pregiudichi l’equità del compenso. A tal fine le Stazioni Appaltanti sono obbligate a procedere alla verifica dei ribassi praticati sulle spese (entrando nel merito di eventuali anomalie), al fine di salvaguardare i principi di equità del compenso sanciti dalla Legge n. 49/2023.

In particolare, nell’ambito di applicazione della suddetta Legge n. 49/2023 (entrata in vigore lo scorso maggio), viene ribadito il ruolo attribuito ai parametri ministeriali richiamati nel nuovo Codice dei Contratti (Allegato I.13 al D.Lgs.36/2023) per la determinazione dell’equo compenso dei corrispettivi dovuti per le fasi progettuali da porre a base degli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura, la nullità delle clausole vessatorie, il ruolo attribuito agli Ordini e ai Consigli nazionali per la tutela dei professionisti.

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento, Achille Furioso, condivide quanto dichiarato, a tal proposito, dal Presidente Nazionale del CNI, Domenico Perrini: “È chiaro che, d’ora in poi, nel determinare l’entità del compenso professionale nelle procedure di affidamento delle prestazioni per i servizi di ingegneria e architettura, occorrerà tenere presente che il principio dell’equo compenso esiste ed è un diritto incomprimibile”.

La suddetta nota informativa è stata condivisa con gli organi di stampa per darne la massima diffusione

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